<%@ Language=VBScript %> sistema immunitario

Cellule L.E. nel sangue

linfocito  s.m. Istol. Leucocito mononucleato di piccole dimensioni, il cui volume è quasi intieramente occupato dal nucleo.

u Istologia

I linfociti sono globuli bianchi che appartengono alla serie linfocitaria e hanno origine dagli organi linfoidi (come i gangli linfatici, la milza e il timo); da questi organi essi passano nel circolo linfatico e di qui nel torrente sanguigno. Sono cellule di 6-8 micrometri di diametro, con scarso citoplasma basofilo e un grande nucleo nel quale, con gli usuali metodi di colorazione, la cromatina assume un aspetto a zolle; a differenza delle altre cellule ematiche della serie bianca, essi sono immobili.La funzione dei linfociti è strettamente legata all'attività immunitaria e la loro lisi libera una grande quantità di anticorpi. La vita dei linfociti è breve, dell'ordine di poche ore. Per una loro migliore conoscenza sono stati fondamentali gli studi condotti sugli uccelli che posseggono due organi linfatici: il timo e la borsa di Fabrizio (diverticolo presente nell'ultima porzione dell'intestino, descritto per la prima volta nel 1621 da Fabrizio di Acquapendente). In uccelli privi di timo alla nascita si osserva carenza di immunità cellulare, mentre si conserva la capacità a produrre anticorpi. La situazione è opposta se gli uccelli sono privi di borsa. Nei mammiferi manca la borsa di Fabrizio e si ritiene che il tessuto equivalente sia presente nel midollo osseo. Il timo esercita la sua azione immunitaria, detta difesa cellulare, mediante i linfociti T. Altri linfociti, quelli B, che nascono nel midollo osseo, e le plasmacellule da questi derivate, sintetizzano gli anticorpi e quindi fanno parte della difesa umorale. I linfociti T hanno alcune importanti caratteristiche: nascono come i B nel midollo osseo, ma da qui migrano nel timo, dove maturano; hanno sulla loro superficie speciali molecole chiamate recettori con la funzione di riconoscere un antigene e di captarlo, combinandosi con esso. Tale unione attiva il linfocito, lo rende cioè capace di svolgere il suo meccanismo di difesa immunitaria. I linfociti T sono di vario tipo e hanno diverse funzioni. Anzitutto, una volta attivato dall'antigene (che deve essergli “presentato” da un macrofago), il linfocito si moltiplica dando luogo a una discendenza capace di combattere l'antigene. Poi “presenta” a sua volta l'antigene al linfocito B inducendolo a trasformarsi in plasmacellula e a fabbricare anticorpi. Il linfocito T che svolge tale azione, chiamato T helper (Th) o T4, stimola anche la produzione di molecole difensive diverse dagli anticorpi, le linfochine. L’AIDS è causato da un retrovirus (HIV) che distrugge i linfociti T4, sopprimendo la difesa immunitaria dell’organismo. Ci sono inoltre i linfociti T della memoria (Tmem), che ricordano la struttura dell'antigene con cui sono venuti a contatto, in modo da esser pronti a entrare in azione quando l'antigene si ripresentasse; i linfociti T delayed (Tdel), responsabili di risposte immunitarie ritardate; i T suppressor (Ts) che, una volta eliminato l'antigene, fanno cessare la sintesi di anticorpi da parte dei linfociti B; e infine i linfociti T killer o citotossici (Tk o T8) che hanno il potere di distruggere, direttamente o tramite speciali sostanze, alcune cellule estranee, per esempio le cellule piene di virus, batteri, parassiti, le cellule tumorali oppure le cellule di tessuti trapiantati (azione di rigetto).

 

( Questo in sintesi è il riassunto, di come funziona il nostro sistema immunitario.

I farmaci quali i chemioterapici, citostatici, ho gli immunosoppressori, agiscono proprio su questi linfociti, (Tè B) e le distruggono, quindi espongono la persona che li riceve questi farmaci ad altissimi rischi, quali appunto infezioni cosi chiamate, (opportunistiche) di vario genere es. batteri, virus, fungine, parassiti, ecc, oltre a tutti gli altri effetti collaterali devastanti, che hanno.

In breve questo e quello che e successo ad Adriana, i farmaci gli hanno distrutto completamente, tutte le sue difese immunitarie, appunto i linfociti del tipo (T è B) soprattutto il T killer, o (Tk e T8) che servono appunto per combattere le infezioni di vario genere).  

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